Nel corso del Novecento la radio assunse un ruolo di primo piano, soprattutto se legata alla propaganda dei regimi totalitari che avevano lo scopo di rendere pubblico agli ascoltatori il proprio messaggio politico. Proprio Mussolini, compresa l'importanza assunta da questo mezzo, si appoggiò all'ente pubblico URI (Unione Radio Italiana) che nel 1928 divenne EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche): furono costruite potenti stazioni in diverse località italiane, da Milano a Palermo raggiungendo un numero di abbonati superiore ai 62.000. Nel 1944 l'EIAR assunse la denominazione di Radio Audizioni Italiane e poi di Radiotelevisione Italiana, ossia RAI.
Negli Stati Uniti d'America invece la prima emittente radiofonica fu la KDKA (inizialmente nota con il nome di Westinghouse di Conrad) che segnò un passo rilevante nella storia del Novecento, tasmettendo in diretta il secondo turno delle elezioni presidenzial: quasi tutti gli USA poterono ascoltare la notizia della vittoria di Harding e qualche anno più tardi seguire l'incontro di pugilato tra Carpentier e Dempsey.
In Inghilterra le trasmissioni radiofoniche venivano diffuse tramite la Marconi Company con la storica 2LO; la Gran Bretagna trasmise un concerto ascoltato addirittura negli altri Paesi europei come Italia, Francia e Germania; seguirono ad esso eventi sportivi e i primi programmi musicali. La corsa alla radiodiffusione si scatenò anche in Germania, dove nacquero la NWDR e la SDR, e in Francia dove sorgono diverse stazioni in tutto il territorio.
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